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    Iva Berasi - articoli, lettere e interviste dalla stampa
          
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Trento, 9 ottobre 2006
«ABUSI SUI BAMBINI, NO AL TABU’ FAMIGLIA»
Berasi: la regolarizzazione delle convivenze aiuta la tutela dei minori.
«Giunta attenta, assessorato impegnato. Il 90% dei casi è tra le mura domestiche».

da l’Adige di lunedì 9 ottobre 2006

«Il velo di silenzio che viene calato su queste vicende drammatiche è da porre in relazione con un vero e proprio tabù che impedisce una seria discussione sulla famiglia». Iva Berasi, assessore provinciale alle pari opportunità e alla solidarietà internazionale, interviene sul problema dei bambini abusati a seguito delle critiche rivolte a lei e alla vicepresidente della giunta provinciale Margherita Cogo da parte dell’Associazione Prospettive, il gruppo interdisciplinare di operatori che ha sollevato il caso in Trentino. Prospettive si era rammaricata del «silenzio» sulla giornata di studio del 22 settembre sugli abusi da parte di quegli assessori «che a vario titolo e per diverse funzioni dovrebbero preoccuparsi di tematiche legate all’infanzia e alla famiglia», un silenzio «ancora più emblematico» se confrontato con le esternazioni degli stessi giorni su Miss Italia.

Berasi, che ritiene «strumentale» la polemica nei suoi confronti, replica e rilancia: «La Provincia è attenta ai problemi dell’infanzia e non da oggi. Ma non tutto può essere addossato alla politica: entrano in gioco anche altre autorità. L’opposizione alla regolarizzazione delle convivenze contribuisce a mantenere una zona grigia non utile alla crescita e alla tutela dei minori».

L’assessore precisa, in primo luogo, che «le dichiarazioni sulla vicenda di Miss Italia sono la risposta alla domanda di un giornalista» e che comunque «anche l’aspetto ludico o leggero della vita ha la sua importanza». Quanto al tema dei bambini maltrattati, «è senz’altro all’attenzione della giunta provinciale e non da oggi. L’assessorato alla solidarietà internazionale ha dato la priorità all’infanzia e finanzia numerosi interventi a sostegno di bambini in difficoltà» come nei casi dei ragazzi di Beslan, della Bielorussia o di altre realtà dell’Asia, Africa e America Latina.

Sui 150 casi trentini di abusi denunciati dal convegno di Prospettive, Berasi ritiene «improbabile che la collega Dalmaso debba attendere le informazioni dall’Associazione Prospettive, visto che i suoi uffici istruiscono direttamente o in collaborazione con i Comuni le pratiche per l’assistenza alle famiglie in difficoltà, entro le quali, secondo dati del Ministro per la famiglia, si origina il 90% dei casi di violenza sui minori in Italia».

E qui arriva la stoccata sulla famiglia. «È difficile accettare che episodi efferati nei confronti dei minori accadano proprio fra le mura domestiche quando tanta enfasi si pone sul modello di famiglia tradizionale. A guardare le statistiche sulla famiglia tradizionalmente intesa, constatiamo che è di fatto minoritaria». La regolarizzazione delle convivenze di fatto, invece, che «implica più pregnanti responsabilità personali per le persone che la chiedono», aiuterebbe, secondo la Berasi, la tutela dei minori. L’assessore, infine, dichiara la sua disponibilità ad incontrare l’Associazione Prospettive «che non ho il piacere di conoscere».

 

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